La robustezza delle turbine eoliche offshore dipende fortemente dai loro componenti più piccoli, come le tenute poste nelle fondamenta che impediscono l’uscita della boiacca quando questa viene iniettata. Tali componenti permettono a queste strutture enormi di resistere alle condizioni del mare, delle correnti e dei venti.
Un mercato in rapida ascesa
La strategia a lungo termine della Commissione europea mira a raggiungere un’Europa ad impatto climatico zero per il 2050, obiettivo per il quale rivestirà un ruolo chiave l’energia eolica offshore. Il continente conta 20 gw di capacità eolica offshore e la Commissione Europea stima che dovranno esserne installati altri 400 gw. Paesi quali Danimarca, Germania e Regno Unito hanno già investito molto nel settore. Anche l’Asia mostra interesse verso questo tipo di mercato.
I vantaggi dell’eolico offshore
L’eolico offshore presenta diversi vantaggi rispetto al suo corrispondente onshore:
- E’ più efficiente : le wind farm costruite lontano dalla costa possono sfruttare correnti più forti e costanti di quelle che si registrano sulla terraferma, producendo un quantitativo maggiore di elettricità.
- Le turbine, sempre più grandi ed efficienti, consentono di generare più energia con un numero inferiore di installazioni.
- Essendo lontane, le wind farm offshore non hanno un impatto visivo negativo
L’iniezione di boiacca: una fase critica
L’installazione delle turbine eoliche offshore deve tenere conto di fattori quali la profondità del mare, la morfologia del fondale e il clima. Vi sono varie tipologie di fondamenta: attualmente la soluzione più economica è rappresentata dai montanti di tipo monoblocco. Una fase critica, in cui non sono ammessi errori, per la posa delle fondamenta è la colata continua della boiacca (cioè un impasto di cemento a presa rapida) in un elemento di transizione sospeso che può pesare fino a 400 tonnellate e che viene mantenuto in posizione dai martinetti o dalle gru delle navi di supporto.
La tenuta deve reggere il peso della colonna di boiacca, alta fino a 11m, finché essa non si indurisce, scongiurando il rischio di fuoriuscite dalla giunzione. Una volta indurita, la boiacca assicura un collegamento resistente e rigido, fornendo un basamento stabile per la torre gigante e la turbina. Inoltre, A boiacca indurita, la tenuta rimane parte integrante della struttura.
Se cerchi tenute di qualità per applicazioni nel settore eolico o una consulenza tecnica esperta, rivolgiti a Fridle Group!
fonte: google