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Il Polietilene (PE) è uno dei polimeri più antichi e ancora oggi il più utilizzato: costituisce il 40% del volume totale della produzione mondiale di materie plastiche. Viene anche chiamato con il nome di Politene o, in alcuni casi, anche come Polietene e la sua sigla generale è PE.
La storia del Polietilene
Scoperto quasi per caso da E.W. Fawcett e R. O. Gibson, questo materiale vide la sua prima produzione l’1 settembre 1939, lo stesso giorno in cui iniziò seconda guerra mondiale. Inizialmente considerato solo un materiale con delle eccellenti proprietà isolanti dall’elettricità, durante il conflitto mondiale, fu ampiamente utilizzato in applicazioni legate ai radar. Una volta conclusa la guerra, questo materiale rischiò di cadere nell’oblio, fino a quando si scoprì la sua grande versatilità. Una scoperta fondamentale nel mondo della plastica fu quella di Karl Ziegler: la reazione di dimerizzazione completa dell’etilene in butilene. Subito in seguito scoprì il modo di ottenere alti polimeri lineari dell’etilene in condizioni di temperatura e pressione basse. Queste incredibili scoperte segnarono l’inizio di una vera rivoluzione nel campo dei polimeri.
Le caratteristiche del Polietilene
Le caratteristiche tecniche del polietilene dipendono fortemente dal suo peso molecolare, dal tasso di cristallinità e dalla distribuzione dei pesi molecolari. Questo materiale vanta un’elevata resistenza a sostanze chimiche, urti, abrasioni e corrosione e posiede anche una notevole viscosità. È altamente resiliente contro acqua, soluzioni saline, acidi, alcali, alcol e benzina. È resistente all’acqua, alle soluzioni saline, agli acidi, agli alcali, all’alcool e alla benzina. È incompatibile però con acidi ossidanti come l’acido Nitrico, l’acido solforico e gli alogeni.
Tipologie di Polietilene
I diversi tipi di polietilene si distinguono in prima battuta per il diverso peso molecolare (inteso come lunghezza delle catene polimeriche che costituiscono il materiale), che ha effetti diretti sulle proprietà di ciascuno. I PE più comunemente usati sono quelli cosiddetti ad “alta densità”, come il PE-HD, il PE-HMW (alto peso molecolare) e il PE-UHMW (altissimo peso molecolare). Esiste anche una gamma a bassa densità, che comprende il PE-LD e il PE-LLD, che però viene utilizzata prevalentemente come materiale per imballaggio o per stampaggio di componenti a bassa funzionalità, a causa delle proprietà meccaniche molto scarse.
Quali sono le applicazioni delle guarnizioni in Polietilene?
Le guarnizioni in polietilene sono adatte per scopi alimentari poiché sono atossiche e mostrano una bassa assorbimento di acqua o liquidi. Trovano inoltre impiego in settori come l’automotive, l’elettrodomestico e la carpenteria. Queste guarnizioni risultano utili anche in vari processi di assemblaggio dove non è richiesta una resistenza alle alte temperature. Solitamente, vengono utilizzate in un range di temperatura compreso tra -40°C e +80°C.
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fonte: plasticfinder.it
