Le conseguenze del guasto a una guarnizione nello Space Shuttle Challenger
A causa di un guasto a una guarnizione gennaio del 1986 lo Space Shuttle Challenger fu distrutto dopo 73 secondi di volo. Nello specifico il guasto ha interessato un O-ring, nel segmento inferiore del razzo a propellente solido destro. La rottura della guarnizione provocò una fuoriuscita di fiamme dall’SRB: essa causò un cedimento strutturale del serbatoio esterno contenente idrogeno e ossigeno liquidi.
La causa del guasto
Il fattore determinante di questo disastro spaziale fu la combinazione di due errori cruciali. In primo luogo, la bassa temperatura riscontrata prima del lancio rese l’anello di tenuta troppo rigido. In secondo luogo, si fece un’erronea scelta del materiale, utilizzando il Viton®. Questo materiale, purtroppo, è particolarmente inadatto per applicazioni a basse temperature, poiché impiega il doppio del tempo rispetto ad altri materiali per tornare nella sua forma originale dopo essere stato congelato.
Quali fattori considerare nella scelta di una guarnizione?
Questo caso è emblematico di quanto la scelta di una guarnizione debba essere fatta tenendo conto di fattori quali: temperatura, pressione, composizione del fluido di processo e del carico meccanico che dovrà sostenere.
Una valutazione attenta e accurata di questi fattori nel processo decisionale riguardante le guarnizioni si rivela essenziale per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente, con benefici significativi in termini di affidabilità e contenimento delle spese di manutenzione.
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fonte: google