Quali sono le considerazioni da fare per scegliere le mescole per guarnizioni più adatte per la tua applicazione?
L’esposizione alla temperatura
Una delle domande da porsi nella scelta della mescola per guarnizioni è: che temperatura dovrà sostenere (anche ambientale, oltre che del fluido da contenere) una volta all’opera. L’esposizione alla temperatura è infatti la principale causa di deterioramento di tutte le gomme con il passare del tempo.
L’azione della temperatura determina la velocità con cui la gomma invecchia e quindi la vita operativa utile della guarnizione.
I principali segni di deterioramento sono: perdita di flessibilità, comparsa di crepe sotto flessione , diminuita resistenza alla compressione, perdita di resistenza agli agenti con cui la gomma può venire in contatto ( per es. olio o altri fluidi). In generale, tutti gli elastomeri perdono flessibilità e risposta elastica al diminuire della temperatura e all’ aumentare invece della temperatura, tendono a diventare più flessibili. Se le escursioni termiche non sono eccessive, le caratteristiche fisiche della mescola vengono recuperate al variare della temperatura. Tuttavia, superando determinate soglie, si verificano reazioni chimiche che ostacolano il ripristino delle caratteristiche originali.
Anche la fase di immagazzinamento è importante poiché una cattiva conservazione può rendere inutilizzabile la guarnizione prima ancora che venga utilizzata.
Con quali fluidi verrà in contatto?
Una seconda considerazione da fare riguarda la compatibilità della mescola con i fluidi con cui essa verrà a contatto: la mescola immersa in un fluido tenderà infatti ad assorbire quest’ultimo modificando le sue caratteristiche elastiche, di durezza, di resistenza meccanica e all’abrasione. Per valutare la compatibilità, un metodo consiste nell’osservare l’incremento di volume della mescola (in percentuale) causato dal fenomeno di assorbimento.
Il ritorno elastico e l’allungamento elastico
Un altro aspetto da considerare è il ritorno elastico: anch’esso è influenzato dal variare della temperatura nella maggior parte delle mescole, come le nitriliche, mentre ha una variazione più lineare nelle siliconiche. L’allungamento elastico valuta la capacità della gomma di allungarsi senza rompersi e senza perdere le sue caratteristiche di base. Questo valore risulta utile durante la fase di progettazione nel caso in cui sia necessario deformare guarnizioni per il montaggio o quando, una volta installate, queste debbano subire una deformazione permanente.
La durezza della gomma e la resistenza all’abrasione
La durezza della gomma rappresenta un altro parametro misurabile: quanto più la gomma risulta dura, tanto maggiore è la sua resistenza all’abrasione, alla compressione ed all’estrusione.Tanto più è morbida, tanto più è duttile e flessibile e meno resistente all’abrasione, compressione ed estrusione. Una durezza maggiore può dare una frizione minore in applicazioni dinamiche, se è ben determinato lo schiacciamento che l’elastomero deve avere sulla superficie in movimento Una gomma nitrilica ha di base una migliore resistenza rispetto ad una gomma siliconica.
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fonte: google