Estrarre le risorse petrolifere e del gas dalle profondità sottomarine è un’operazione molto costosa. Per mantenere le spese di capitale al minimo indispensabile, le aziende petrolifere si stanno orientando sempre di più verso metodi di estrazione economici: le piattaforme autosollevanti, che offrono la flessibilità di posizionamento in diversi pozzi. Rispetto ai prezzi globali delle piattaforme semisommergibili, mediamente intorno a $250.000 al giorno nel 2016, le piattaforme autosollevanti in Europa e Asia sono molto più economiche: il prezzo approssimativo è di $100.000 al giorno.
Queste piattaforme, normalmente utilizzate in acque poco profonde, si sono evolute e oggi sono in grado di operare in acque profonde fino a 175 metri e di trivellare fino a 35.000 piedi. Cosa dire delle guarnizioni elastomeriche installate nelle apparecchiature delle piattaforme autosollevanti?
Esse devono resistere a temperature estremamente basse, fino a -51°C, ed estremamente alte, fino +180°C, a pressioni elevate, alla decompressione esplosiva (ED) e alla degradazione chimica, nello specifico in riferimento ai gas acidi (H2S). Scegliere il materiale più adatto per le guarnizioni in elastomero da utilizzare sulle apparecchiature per piattaforme autosollevanti può avere un impatto significativo sulle attività di trivellazione.
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fonte: it. prepol.com