Rispetto agli anelli in gomma (NBR), le tenute in PTFE per alberi rotanti offrono molteplici vantaggi.Uno dei più grandi limiti delle tenute a labbro in gomma è la temperatura. Oggigiorno, molte applicazioni industriali superano di gran lunga i 100°C di temperatura, sia per un’alta temperatura del fluido a contatto sia per induzione. Gli anelli di tenuta base PTFE hanno una gamma di resistenza che va da -100°C (-148°F) a +200°C (+392°F) e coprono una vasta gamma di tutte le applicazioni industriali.
Il PTFE è la scelta ideale in applicazioni di tenuta a elevate velocità di rotazione: garantisce una tenuta ottimale fino a 70 m/s.
Un altro vantaggio delle tenute in PTFE è il basso coefficiente d’ attrito. L’attrito genera calore, e l’innalzamento della temperatura può essere catastrofico per le tenute – causando spiacevoli inconvenienti come fessurazione e distruzione della guarnizione.
Il PTFE, al contrario, presenta il più basso coefficiente d’attrito tra tutti i materiali solidi attualmente in commercio, che è di gran lunga inferiore rispetto ai classici materiali utilizzati per fare tenuta su alberi rotanti. Il PTFE può anche essere utilizzato in applicazioni a secco (quindi senza la necessità di lubrificante), al contrario delle tenute a labbro convenzionali in elastomero.Tra i punti di forza delle tenute in PTFE vi è anche la compatibilità chimica e la capacità di offrire eccellenti performance anche in presenza di agenti chimici aggressivi. Lo stesso non si può dire di materiali come il Viton (FKM) ( non adatto in applicazioni con presenza di chetone e acetone), l’ EPDM (che non performa bene a contatto con oli e combustibili, ma anche idrocarburi e acidi concentrati) e il Nitrile (che non va utilizzato in presenza di ozono, acetone, esteri ed eteri).
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fonte: google
