Che cos’è il PTFE?
Il PTFE, chimicamente noto come Politetrafluoroetilene e comunemente detto Teflon, è un fluoro polimero molto conosciuto ed utilizzato. E’ stato sintetizzato per la prima volta alla fine degli anni Trenta e in Italia il suo utilizzo si è diffuso a partire dagli anni Cinquanta.
Quali sono le sue applicazioni?
Viene utilizzato per la realizzazione di prodotti comuni sia per la realizzazione di guarnizioni industriali.
Pregi e difetti
Il Politetrafluoroetilene possiede un basso coefficiente di attrito quindi resistenza all’invecchiamento, eccellenti doti di resistenza verso agenti esterni, un elevato grado di antiadesività, un elevato grado di resistenza alle basse ed alte temperature (da –200° C a +260° C).
Di contro, questo materiale presenta pochi difetti: una scarsa resistenza meccanica, che può comportare una perdita di carico dopo il serraggio; un basso ritorno elastico e costi più elevati rispetto ad altri materiali. Per migliorare le caratteristiche di questo prodotto e per meglio adattarlo alle specifiche condizioni di utilizzo, si può scegliere di aggiungere diverse cariche: fibre di vetro (accresce la resistenza all’usura e alle aggressioni chimiche), carbone (esalta la conducibilità termica e la resistenza alla deformazione), grafite (migliora la resistenza all’usura e alla compressione), bronzo (aumenta la resistenza all’usura, alla compressione e migliora la conducibilità termica, limitando però la resistenza agli agenti chimici).
Fluorten è il partner di riferimento nella progettazione, estrusione, stampaggio e lavorazione meccanica di semilavorati o prodotti finiti in PTFE e in Tecnopolimeri stampati ad iniezione utilizzati nelle applicazioni industriali in cui sono richieste temperature elevate, antiaderenza, una buona inerzia chimica ed un basso coefficiente di attrito. Se cerchi le tenute in PTFE di Fluorten le puoi trovare da Fridle Group.