Un elemento che può essere aggiunto alla composizione dell’elastomero è il colorante, che non deve alterare le proprietà della mescola: solitamente vengono scelti pigmenti non affini al materiale proprio per evitarne la solubilità.
I pigmenti devono presentare caratteristiche di resistenza alla luce, al calore e ai reagenti chimici, in modo tale da mantenere il colore dell’elastomero inalterato nel tempo.
Si possono utilizzare pigmenti organici, che conferiscono maggior brillantezza al componente ma sono più sensibili ai fattori esterni e più costosi, oppure pigmenti inorganici (ossidi di ferro, ossido di piombo, ossido di cromo, alluminati di cobalto etc.), che permettono di ottenere un colore più opaco.
Dato che il colore è legato alla composizione chimica del materiale polimerico, monitorare le variazioni di colore è un’operazione utile per valutare il mantenimento delle proprietà dell’elastomero.
Piccole variazioni di colore nella finitura dei componenti tuttavia sono da considerarsi normali e non hanno effetto sulla performance del componente nella sua applicazione.
fonte: polito.it