Le guarnizioni in elastomero riposte nei magazzini potrebbero essere attaccate da un’agente invisibile ma molto dannoso: l’ozono.
Sebbene la presenza dell’ozono nell’atmosfera sia limitata a pochi parti per cento milioni (0-16 pphm), essa è sufficiente per reagire con i legami della struttura elastomerica e provocare la rottura della guarnizione.
La maggior parte delle gomme utilizzate presenta doppi legami carbonio-carbonio, essi tendono a reagire molto facilmente con l’ozono che li circonda se si trovano in uno stato tensionato. Il difetto maggiore che si può generare da questa reazione è la formazione di cricche superficiali che risultano essere proporzionali con lo stato di tensione applicato. A causa di questa sensibilità, durante la progettazione di un componente che entrerà a contatto con l’ozono, è preferibile usare elastomeri saturi (senza doppi legami nella catena) rispetto a elastomeri insaturi, facilmente attaccabili. Vi è comunque la possibilità di inserire degli agenti antiozonanti che rallentano o bloccano totalmente le reazioni.
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fonte: polito.it