L’o-ring viene utilizzato principalmente per tenute statiche: esse sigillano due o più elementi garantendo la separazione dei fluidi. Gli elementi accoppiati non hanno movimento tra di loro se non per impercettibili movimenti assestanti. L’elastomero, quando viene compresso, tende ad opporre una forza contraria allo schiacciamento. Questa reazione genera l’azione di tenuta che si raggiunge mediante deformazione o schiacciamento della guarnizione interposta tra le superfici affiancate. Le applicazioni statiche si distinguono da quelle dinamiche, dove  le guarnizioni agiscono come divisori sulle superfici di due elementi che si muovono uno rispetto all’altro. Tra le tenute statiche, possiamo distinguere tra tenute assiali e tenute radiali.  Quelle assiali esercitano la tenuta non sulla linea di giunzione stampo ma perpendicolarmente al piano dell’o-ring. Nelle tenute statiche radiali la deformazione di precarico per garantire la tenuta è esercitata con forze che agiscono nel piano dell’o-ring.

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